La Giunta regionale della Sardegna, in vista dell”applicazione dal prossimo 25 maggio del Regolamento comunitario sul trattamento e la circolazione dei dati personali, ha approvato la delibera con cui vengono indicate le misure di governance e procedurali per il raggiungimento degli obiettivi e l’attuazione delle disposizioni espresse nel Regolamento. Le direttive saranno applicate in tutti gli uffici dell”Amministrazione regionale e potranno essere adeguate e adottate anche dagli Enti e Agenzie regionali.
È passato tanto tempo da quando, più di vent’anni fa, in Italia sull’onda della direttiva europea fece capolino la prima legislazione in materia di privacy: allora la materia era talmente nuova che qualcuno si soffermava a disquisire sul modo in cui pronunciare quella parola che fino ad allora compariva soprattutto nei dibattiti tra esperti. Ma ora termina la frammentazione normativa: nella Ue si farà riferimento a un unico impianto legislativo. Lo impone l’incessante evoluzione tecnologica, che prosegue a ritmi serrati infischiandosene dei confini nazionali.
Che cosa cambierà? Privacy by design, accountability, data breach, portabilità dei dati, data protection officer: queste sono le parole d’ordine della nuova riservatezza. Dalla pubblica amministrazione al settore privato, il nuovo sistema vuole accrescere la consapevolezza del valore dei dati personali e della loro protezione. Questo, però, apre un fronte con il quale confrontarsi: nuovi adempimenti per le imprese e maggiore attenzione in termini di organizzazione.